collana Panorami, 05
formato 15 x 21, pp. 246
ISBN 9788898 186495
15 marzo 2021 - euro 20,00
E-BOOK: euro 9,99 sulle principali piattaforme
Una decarbonizzazione rapida e profonda in tutto il mondo è lo scenario elaborato
dalla IEA (International Energy Agency) per riuscire a contenere l’aumento
delle temperature medie nel modo più rapido possibile, e prevede l’impiego
massiccio delle tecnologie conosciute come green: pannelli fotovoltaici, impianti
eolici, sistemi di accumulo e mobilità elettrica.
La costruzione di questi dispositivi
richiederà enormi quantità di risorse non rinnovabili. Per sostenere la richiesta
la World Bank stima che nei prossimi 25 anni sarà necessario estrarre 3,5 miliardi
di tonnellate di metalli, una quantità colossale: estrarremo più rame nel prossimo
quarto di secolo che in 5000 anni di storia dell’umanità. La carenza di efficaci
tecnologie per il riciclo dei materiali provenienti dall’obsolescenza dei dispositivi
comporterà inoltre la produzione di enormi quantità di rifiuti.
L’autore analizza
gli impatti di simili obbiettivi su più livelli. Dal punto di vista estrattivo realizza
un percorso attraverso il Pianeta per descrivere gli impatti ambientali e sociali
dell’industria mineraria, dai boschi dell’Alaska alla foresta andina ecuadoregna,
dal deserto di Atacama all’isola di Sulawesi, fino a prendere in considerazione
l’intenzione, già avanzata da più parti, di sfruttamento minerario dei fondali
oceanici. Descrive quindi le principali conseguenze legate all’attività estrattiva:
dal drenaggio acido, che contamina le risorse idriche, ai potenziali disastri legati
alle dighe di sterili, come quelli avvenuti di recente in Brasile, alle diverse
conseguenze dell’estrattivismo sulle popolazioni locali.
Ma in particolare
la verità scomoda è che la maggior parte dei metalli viene e verrà consumata
dai cittadini di una manciata di nazioni ricche, mentre le conseguenze
ambientali, sociali e culturali, ricadono e sempre più ricadranno sulle popola-
zioni delle nazioni povere da cui vengono estratti.
Completano l’analisi consi-
derazioni di carattere geopolitico, che evidenziano come queste materie prime
critiche, fondamentali per centrare gli obbiettivi degli Accordi di Parigi
sui cambiamenti climatici, comportino una dipendenza nelle forniture da Paesi
in diretta competizione per i medesimi obiettivi, come la Cina, evidenziando
come la dipendenza attuale dai combustibili fossili verrà sostituita
da una dipendenza dalle materie prime.
Giovanni Brussato - Ingegnere minerario, ha sviluppato software ed algoritmi per la coltivazione mineraria, la valutazione dell’impatto visivo delle opere sul territorio e la realizzazione di una delle prime banche dati ambientali. È collaboratore scientifico dell’Astrolabio la newsletter di Amici della Terra.