Gli umanastri, quando vanno in montagna, fanno di tutto per sorprendere
e spiare gli animali che l’abitano. Per fortuna, però, ci riescono di rado.
I boschi, e più in generale il mondo selvatico, pullulano di entità che
interagiscono con noi, ma stanno bene attente a non farsi vedere.
Sono creature così diverse, poi, che anche quando le vediamo le pigliamo
per qualcosa d’altro: immersi nel nostro mondo a stento riusciamo
a immaginare che ne esistano altri e differenti.
Giorgio, per il quale il bosco è “il più vicino di casa” (vive in Val Pellice),
un giorno ha avuto la fortuna d’incontrare un girula, una creatura estremamente
chiacchierona che, rivelandogli le ragioni di un sacco di quelle cose che lui
non riusciva a spiegarsi, gli ha aperto gli occhi. E lui, forse contagiato
dalle chiacchiere del girula, ha deciso di raccontarle a noi. E poiché
se la cava anche a disegnare, ha buttato giù degli schizzi di questi strani
personaggi, e ce li presenta ora, a uno a uno, riassumendone caratteristiche e
abitudini, nel bestiario contenuto in questo prezioso libriccino (manco fosse
Cortazar). Ci crediate o no, la sua testimonianza è racconto ma anche spiegazione
ed esplorazione di terreni sempre esistiti e sempre sconosciuti.